06-09-2023
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Psicologia
Rientro dalle vacanze e September Blues
Giulia Bonanni
“Ciao estate che lentamente scivoli via da settembre; mi ricordi chi, allontanandosi di schiena, sorride ancora.”
(Fabrizio Caramagna)
Guardare al rientro dalle ferie come ad un nemico da affrontare può renderlo molto faticoso e preoccupante. Per molte persone, infatti, è difficile tornare al lavoro. La sensazione di leggerezza nel non dover impostare la sveglia, la libertà di avere tutto il giorno per sé e il gusto della deliziosa colazione possono sembrare già dei lontani ricordi!
Per molti altri, invece, la ripresa può rappresentare anche l’occasione per fare buoni propositi, iniziare un’attività nuova.
Le statistiche ci dicono, però, che per la maggior parte delle persone l’anno è come se fosse diviso in due momenti: le vacanze associate al “bello” e la ripresa associata alla malinconia, allo sforzo, al dovere.
Si parla di "September Blues" o anche "back to work blues"; con questi termini si sintetizza quella sensazione di tristezza e malinconia che accompagna le prime settimane dopo il rientro alla routine. Si tratta di una fisiologica difficoltà di adattamento. Ciò può manifestarsi perché il nostro corpo e la nostra mente, dopo un periodo medio-lungo di riposo, divertimento e relax, faticano naturalmente a riabituarsi ai ritmi abituali.
Come si riconosce la “sindrome da rientro”?
I sintomi possono essere sia fisici sia psicologici. Da un punto di vista fisico alcune delle manifestazioni più diffuse sono:
- stanchezza
- stordimento
- difficoltà a concentrarsi e affaticamento generale
- emicranie e dolori muscolari.
In alcune persone possono, inoltre, insorgere insonnia, ipersonnia o inappetenza e anche la digestione può diventare più difficile a causa dello stress che rallenta il sistema digestivo.
Tuttavia non è solo il corpo a soffrire della sindrome da rientro. Questa condizione, infatti, può avere ripercussioni intense anche sulla psiche:
- ansia generalizzata
- irritabilità, nervosismo e sbalzi d’umore
- sensazione generale di vuoto e tristezza.
Nei soggetti già predisposti, potrebbe, infine, manifestarsi anche la vera e propria depressione.
Alcuni suggerimenti per vivere meglio questa fase…
Essendo un malessere stagionale, non occorre preoccuparsi eccessivamente.
Ci sono, infatti, alcuni piccoli accorgimenti che possono aiutarci ad affrontare al meglio il ritorno alla routine quotidiana, quali:
- un rientro graduale: concedersi qualche giorno di assestamento prima di immergersi completamente nella routine abituale;
- mantenere preservato un atteggiamento di cura di sé: ritagliarci degli spazi da impiegare con attività gratificanti e fare ciò che ci piace e ci fa stare bene;
- riprendere una corretta alimentazione e una buona routine del sonno: è di importanza essenziale;
- attività fisica, una passeggiata nella natura, un’escursione in montagna, una gita al mare;
- anche la respirazione diaframmatica e la meditazione possono aiutare il rilassamento e favorire l’adattamento ai nuovi ritmi sonno-veglia;
In sintesi riconnetterci con noi stessi, accogliere il nostro sentire e prenderci cura della nostra interiorità sono passi fondamentali da compiere per ritrovare un buon equilibrio emotivo e tornare alla routine con più serenità.
È importante, altresì, sottolineare il ruolo fondamentale delle relazioni.
Coltivare le relazioni e stare in compagnia di persone care sono, infatti, ottimi antidoti allo stress da rientro; potrebbe, quindi, essere di aiuto il fatto di restare in contatto con le persone conosciute in vacanza nonché di ritrovare gli amici che abbiamo lasciato in città.
Se, invece, dovessimo sentirci sopraffatti dal senso di responsabilità, dalla tristezza, dall’angoscia o dall’insoddisfazione, in tal caso potrebbe essere opportuno parlarne con un professionista.
Dott.ssa Giulia Bonanni
Psicologa clinica ad orientamento sistemico-relazionale
Specialista in Terapia individuale, di coppia, familiare
U.S.I. Lido di Ostia (Villa del Lido) - Viale del Lido, 3