01-12-2023
|
Medicina Estetica
Nuovi traguardi per l'ecografia in medicina estetica
Dott. Stefan Dima
Il sistema ecografico è in uso in medicina generale da almeno 30 anni.
Ultimamente con l’introduzione delle sonde ad altissima frequenza di 20 MHz è possibile avere ottimi risultati nella localizzazione delle strutture anatomiche del viso e del corpo, della cute, sottocute, arterie, vene, nervi e muscoli in modo molto dettagliato.
L’ecografia in Medicina Estetica è ormai diventata una validissima tecnica di routine nella diagnosi, nella terapia e nella terapia delle complicanze e la possibilità di eseguire infiltrazioni e terapie ecoguidate fa parte della normalità.
Dal punto di vista anatomico il medico estetico si confronta con strutture che hanno una percentuale di normalità del 50%. Altro 30% è, invece, rappresentato da varianti anatomiche mentre il restante 20% delle strutture possono presentare una morfologia, struttura e tragitti diversi che devono essere accertati e diagnosticati.
Risulta, quindi, la necessità di visitare il paziente in modo completo eseguendo anche un’ecografia quasi di routine per avere certezze.
Risulta, quindi, la necessità di visitare il paziente in modo completo eseguendo anche un’ecografia quasi di routine per avere certezze.
Per la diagnosi
L’ecografia in Medicina Estetica permette di:
- diagnosticare l’invecchiamento cutaneo misurando lo strato dermo-epidermico;
- stadializzare, misurare e, quindi, descrivere il tipo di cellulite;
- misurare lo strato di adiposità;
- effettuare la diagnosi differenziale di diverse patologie della pelle;
- riconoscere e misurare tutte le forme di cicatrici;
- conoscere ed analizzare tutte le strutture vascolari potendo eseguire lo studio Doppler, Ecocolor Doppler, Power Doppler ed Elastografia;
- eseguire una diagnosi differenziale tra i vari tipi di Filler;
- diagnosticare tutte le forme cistiche e fibrotiche del viso e del corpo;
- riconoscere il tipo e la disposizione dei vasi sanguigni, nervi, muscoli e gangli linfatici;
- valutare la necessità di un intervento di chirurgia plastica.
Per la terapia
Quanto alla terapia, invece, l’ecografia consente di:
- controllare e misurare il miglioramento del paziente dal punto di vista del ringiovanimento cutaneo;
- monitorare il miglioramento della cellulite in seguito al trattamento effettuato;
- quantificare il miglioramento dell’adiposità localizzata dopo il trattamento;
- eseguire le infiltrazioni ecoguidate di Filler, Botox, Biorevitalizzazione, Fili di sostegno, trazione e Ialuronidase con una precisione assoluta;
- quantificare il miglioramento del paziente in seguito al trattamento di Criolipolisi, Hifu, Onda Coolwaves, Cavitazione, Radiofrequenza, Laser, etc.;
- valutare il miglioramento del paziente dopo un intervento di chirurgia plastica.
Per le complicanze
In caso di eventuali complicanze, infine, l’ecografia permette di:
- diagnosticare e trattare le complicanze vascolari da Filler;
- diagnosticare e trattare le complicanze acute e croniche da Filler come infiammazioni, edema, granulomi ed ascessi;
- diagnosticare e trattare le complicanze post di qualsiasi procedura come Criolipolisi, Cavitazione, Radiofrequenza, Onda Coolwaves, Hifu, Laser, etc.;
- trattare la grande maggioranza delle complicanze in chirurgia plastica.
Ancora una volta U.S.I. si dimostra come sempre all’avanguardia nella diagnostica e nella scelta dei trattamenti più sicuri, rapidi, efficaci, duraturi ed innovativi per il benessere dei suoi pazienti.
Dott. Stefan Dima
Responsabile Reparto di Medicina Estetica
Master Universitario di 2° livello in “Medicina Estetica e Terapia Estetica”
(Università di Camerino - Università degli Studi di Torino)
Cell. 337/738696
e-mail: medestetica@usi