02-02-2024
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Medicina
I dolori addominali ricorrenti nei bambini
Dott. G. Federici di Abriola, Dott. L. Dall’Oglio
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Spesso i bambini, in particolare se di età maggiore dei 5-6 anni, lamentano dolori alla pancia, che vanno e vengono, riferiti spesso nella zona dell’ombelico. In genere si tratta di dolori di breve durata, a tipo colica, raramente notturni e che non influiscono sulle normali attività.
Come fare a capire se si tratta di un disturbo funzionale o di una patologia organica?
Oggi non esistono degli esami per porre una diagnosi di un disturbo funzionale ma, nel corso di una visita specialistica condotta da un esperto delle patologie dell’apparato digerente dei bambini, sulla base della storia clinica e di un esame obiettivo, è possibile individuare quelli che vengono chiamati i segni ed i sintomi di allarme. In base all’esperienza del medico e di sintomi quali la presenza di:
- vomito
- febbre
- emissione di feci con sangue
- marcato dimagramento o arresto della crescita
Si tratterà di capire se il problema possa essere a carico dello stomaco, come una gastrite forse causata dall’ormai noto Helicobacter Pylori, microbo che può causare anche ulcere. Anche i calcoli della colecisti è oramai noto che colpiscono pure i bambini.
La pancreatite, prima nota solo per gli adulti, è di non insolito riscontro in età pediatrica. In caso di sintomatologia più specificatamente a carico dell’intestino e del colon, in particolare se accompagnata dalla presenza di sangue nelle feci, si potrà sospettare una patologia infiammatoria cronica intestinale (MICI) che sarà pertanto esclusa con accurati esami di endoscopia digestiva (gastroscopia, colonscopia).
L’ECO dell’addome, tra gli esami non invasivi, è particolarmente utile nel diagnosticare molte delle patologie che possono essere causa di dolore alla pancia (addome).
Una volta esclusa una patologia organica sarà, quindi, possibile proporre una terapia utile ad alleviare i disturbi. Saranno di grande importanza anche i suggerimenti che il medico potrà dare in merito alla dieta ed al miglioramento dello stile di vita della famiglia e del bambino. La regolarizzazione delle evacuazioni resta sempre un elemento di grande importanza (stipsi).
Il Reflusso Gastro Esofageo (RGE) e la Malattia da Reflusso Gastro Esofageo (MRGE)
Va chiarito che il RGE è un sintomo molto frequente che va considerato quasi come fisiologico, in particolare nei lattanti nel primo anno di vita o a seguire a pasti più abbondanti e ricchi di grassi. Il RGE non è, quindi, quasi mai fonte di problemi seri e spesso non necessita di indagini diagnostiche o di terapie mediche importanti. Si giova, invece, di consigli dietetici e posturali quali la posizione del sonno e post prandiale, dati da medici competenti.
Quando, invece, i rigurgiti sono fonte di sintomi più gravi (per la presenza di sangue nel rigurgito, l’arresto della crescita o la patologia respiratoria causata dal passaggio di liquidi e cibo dallo stomaco nella trachea e nei polmoni), si parla di MRGE. Si tratta di una patologia grave, che può essere causa di conseguenze serie se non trattata correttamente. In alcuni casi più gravi, in particolare nei bambini con grave deficit neuro-motorio, può essere necessario anche ricorrere ad interventi chirurgici.
Per dirimere il dubbio tra RGE e MRGE, nel corso della visita condotta da un medico esperto di queste patologie nei bambini, si rileva l’eventuale presenza dei segni di allarme e, se necessario, si potranno programmare esami diagnostici. Utili esami strumentali potranno essere l’endoscopia e la pH-impedenzometria per avere informazioni importanti su quantità e qualità di eventuale reflusso.
La Stipsi
Dott. Luigi Dall’Oglio