04-04-2024

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Medicina

I capelli, gioia e dolore!

Dott. Giuseppe Emmanuello


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I capelli quando sono sani e formano una bella chioma svolgono un ruolo importante per l'immagine e la bellezza sia delle donne che degli uomini.
I capelli, inoltre, rispecchiano spesso lo stato di salute e l'umore delle persone.
Prendersi cura dei propri capelli non è solo una questione di igiene o di immagine, è qualcosa di più: è volersi bene.

U.S.I. già da qualche anno ha istituito una Sezione di Tricologia, avvalendosi di tricologi di grande esperienza che si occupano di tutte le problematiche a carico dei capelli e del cuoio capelluto.

Qualunque sia il disturbo, esso va studiato ed indagato dal tricologo con scrupolo ed attenzione. 

Molteplici sono le problematiche che si possono riscontrare, da una semplice seborreaforfora o caduta eccessiva di capelli ad una calvizie da alopecia androgenica, alopecia areata o alopecia cicatriziale. 
La visita tricologica è, quindi, importante per escludere patologie gravi e, se sono presenti, per curarle.
La precocità della diagnosi è fondamentale ed occorre evitare l'autoterapia perché questa potrebbe portare ad un ritardo della cura specifica.

Nei centri U.S.I. il tricologo opera con sofisticati apparecchi che gli permettono una diagnosi accurata.
Essendo tante le patologie che possono creare problemi a carico dei capelli e del cuoio capelluto, queste vanno studiate con esame di laboratorio e strumentale.

Prima e dopo

Un problema a carico dei capelli non va studiato solo esaminando i capelli perché in tal modo verrebbe trascurata la causa primaria responsabile del problema. Una ragazza di 16/18 anni con problemi di capelli, ad esempio, non può essere trattata solo con la lozione o lo shampoo specifico ma dev’essere studiata in collaborazione con il ginecologo e l'endocrinologo.


L'alopecia androgenetica, molto frequente nei maschi, può colpire anche le donne. Ai primi segni di diradamento dei capelli bisogna, quindi, farsi visitare dal tricologo per mettere in atto la terapia specifica al fine di evitare che il leggero diradamento porti a calvizie.
Oggi la ricerca scientifica fornisce farmaci che ci danno la possibilità di bloccare l'evoluzione della calvizie e migliorare quei casi in cui il diradamento si era già manifestato.
 
Nei casi in cui la calvizie si presenta in uno stato avanzato, per risolverla si ricorre all’autotrapianto di capelli.

Nel centro U.S.I. Piazza Vittorio-Via Machiavelli, 22 a Roma opera un’equipe diretta dal Dott. Giuseppe Emmanuello che esegue l’autotrapianto con la tecnica FUE.


L’Autotrapianto di capelli con tecnica FUE (Estrazione Unità Follicolari)

E' indicato per correggere le aree calve più o meno estese.Il tipo di calvizie che può essere trattato con l’autotrapianto è l’ALOPECIA ANDROGENETICA e l’ALOPECIA CICATRIZIALE da patologie oppure da esiti di traumi o ustioni.
Il numero di interventi necessari è legato all’estensione dell’area da trattare.
Se la calvizie è localizzata nelle tempie o nel vertex (chierica) basta un intervento; se è localizzata in entrambe le zone, occorrono due interventi; se, invece, è estesa in tutta l’area di vertice occorrono tre interventi.
 
L’intervento può essere eseguito in anestesia locale o con sedazione.
 
Il personale necessario per l’intervento è composto da:
  1. un chirurgo
  2. un anestesista
  3. un’infermiera professionale
  4. un’operatrice sanitaria
Il tempo medio per eseguire l’intervento è di circa tre ore e mezza.
Alla fine dell’intervento viene applicato un bendaggio che viene rimosso il giorno successivo.
Va, infine, sempre somministrata a domicilio adeguata terapia antibiotica.
 
Quando viene trattata la zona frontale si può manifestare edema che dura di solito due/tre giorni. In tal caso si consiglia un antiedemigeno.
Nei giorni successivi all’intervento si formeranno delle piccole croste, sia nella zona di prelievo che nella zona trattata, che cadranno spontaneamente in dieci giorni circa.
La ricrescita dei capelli si osserverà dopo circa due mesi.
 
Il risultato finale va in ogni caso valutato dopo un anno dall’intervento.
Nell’area di prelievo non residuano cicatrici lineari e se i capelli vengono rasati può essere evidente l’esito del prelievo con un leggero diradamento.
 
 
Dott. Giuseppe Emmanuello
Medico-Chirurgo
Tricologo
Scienze Tricologiche Università di Firenze
Responsabile Sezione Tricologia U.S.I.
U.S.I. Piazza Vittorio - Via Machiavelli, 22

U.S.I. Prati - Via Virginio Orsini, 18