02-12-2024
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Medicina
Colon Irritabile: Sintomi, Cause e Approcci Terapeutici
Dott. Antonello Trecca
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Il colon irritabile, o sindrome dell’intestino irritabile (IBS, dall’inglese Irritable Bowel Syndrome), è una condizione clinica molto frequente nella popolazione generale, rappresentando una fra le più frequenti cause di consulto medico. Una corretta informazione può indubbiamente agevola-re il percorso di cura di ogni singolo paziente.
Che cos'è la sindrome del colon irritabile (IBS)?
Il colon irritabile è un disturbo funzionale dell’intestino, ovvero la sua diagnosi avviene solo quando si escludono tutte le possibili cause organiche di malattia intestinale, quali ad esempio le malattie infiammatorie croniche, le neoplasie o la diverticolosi. L'intestino, quindi, non funzionando correttamente, genera una serie di sintomi che possono essere molto fastidiosi per il paziente alterandone significativamente la qualità di vita. I principali sintomi sono: dolore addominale, gonfiore e alterazioni dell’alvo. L’IBS è una condizione cronica, anche di lunga durata, che si manifesta con alternanza di periodi di benessere a quelli con esacerbazione dei sintomi. Il colon irritabile, per fortuna, è una patologia assolutamente benigna, non correlata al cancro colorettale.
Sintomi principali
I sintomi del colon irritabile possono variare da persona a persona ma in genere includono:
- Dolore o crampi addominali: il dolore è spesso localizzato nella parte inferiore dell'addome e tende a migliorare dopo l'evacuazione. Può essere lieve o molto intenso.
- Gonfiore addominale: molti pazienti riferiscono una sensazione di pienezza o gonfiore, che può aumentare durante la giornata.
- Alterazioni delle abitudini intestinali: le persone con IBS possono avere episodi di diarrea (IBS-D), stitichezza (IBS-C) o un’alternanza di entrambe (IBS-M). Gli episodi possono variare in frequenza e intensità.
- Sensazione di evacuazione incompleta: dopo essere andati in bagno i pazienti possono avere la sensazione di non aver evacuato completamente, riferendo particolare fastidio e/o dolore.
- Muco nelle feci: in alcuni casi le feci possono contenere muco, segno evidente di possibile infiammazione della mucosa. Questi sintomi possono essere aggravati da fattori come lo stress, l'alimentazione, le infezioni intestinali pregresse o i cambiamenti ormonali (soprattutto nelle donne).
Le cause
Non esiste una causa unica e ben definita per il colon irritabile. Questa è una patologia multifattoriale, in cui una combinazione di fattori biologici, psicologici e ambientali sembra contribuire alla sua insorgenza. Tra le cause principali troviamo:
- Motilità intestinale alterata: nei pazienti con IBS il movimento delle pareti intestinali può essere troppo rapido (provocando diarrea) o troppo lento (provocando stitichezza).
- Sensibilità viscerale aumentata: le persone con IBS tendono ad avere una soglia del dolore più bassa a livello intestinale, percependo in modo amplificato stimoli che per altri potrebbero risultare impercettibili, come il passaggio dei gas o il movimento intestinale.
- Dieta: alcuni alimenti possono aggravare i sintomi del colon irritabile. Cibi ricchi di grassi, zuccheri o fibre insolubili, così come bevande gassate e alcolici, possono peggiorare i sintomi. Anche alimenti difficili da digerire, come i legumi o alcuni tipi di verdure (broccoli, cavolfiori), possono provocare gonfiore e crampi.
- Stress e fattori psicologici: l'IBS è strettamente correlata allo stress. Ansia, depressione o situazioni stressanti possono scatenare o peggiorare i sintomi. L'intestino è strettamente connesso al cervello tramite l'asse intestino-cervello e lo stress emotivo può alterare il normale funzionamento dell’intestino.
- Disbiosi intestinale: alterazioni nella composizione della flora intestinale (microbiota) possono contribuire alla sintomatologia dell’IBS. Un eccesso di batteri "cattivi" o un deficit di quelli "buoni" può compromettere la digestione e aumentare la produzione di gas.
Diagnosi del colon irritabile
La diagnosi di IBS si basa principalmente sui sintomi e sull'esclusione di altre condizioni. Non esistono test specifici per il colon irritabile ma è fondamentale escludere altre patologie come: Malattia infiammatoria intestinale (colite ulcerosa, morbo di Crohn); Celiachia; Infezioni intestinali o parassitosi; Tumori intestinali.
Il medico potrà richiedere esami del sangue, delle feci e, in alcuni casi, una colonscopia, soprattutto se ci sono sintomi "di allarme" come perdita di sangue nelle feci, perdita di peso inspiegabile o anemia sideropenica.
Trattamenti per il colon irritabile
Non esiste una cura definitiva per il colon irritabile ma ci sono diversi approcci terapeutici per gestire e alleviare i sintomi. Il trattamento è personalizzato e può includere:
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Modifiche dietetiche:
- Dieta FODMAP: questa dieta esclude temporaneamente alimenti ad alto contenuto di FODMAP (zuccheri fermentabili che possono essere difficili da digerire, come lattosio, fruttosio e certi tipi di fibre).
- Fibre: l'aumento dell'assunzione di fibre può essere utile per i pazienti con IBS-C (stitichezza predominante) ma deve essere fatto con cautela per evitare un aumento del gonfiore addominale.
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Terapia farmacologica:
- Antispastici: questi farmaci aiutano a ridurre i crampi addominali.
- Lassativi o antidiarroici: possono essere utilizzati a seconda del tipo di IBS (IBS-C o IBS-D).
- Probiotici: l’assunzione di probiotici può aiutare a migliorare l'equilibrio del microbiota intestina-le, riducendo i sintomi come gonfiore e diarrea.
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Terapia psicologica:
- Gestione dello stress: tecniche di rilassamento, psicoterapia cognitivo-comportamentale (CBT) e il supporto psicologico sono fondamentali per i pazienti che riconoscono un forte legame tra i sin-tomi dell’IBS e lo stress emotivo.
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Attività fisica:
- l’esercizio fisico regolare aiuta a migliorare la motilità intestinale e a ridurre lo stress. Anche solo camminare 30 minuti al giorno può fare la differenza nel controllo dei sintomi.
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Farmaci specifici:
- in alcuni casi il medico può prescrivere farmaci come antidepressivi a basse dosi, che agiscono anche sulla sensibilità viscerale e migliorano il dolore.
La sindrome del colon irritabile è una condizione complessa e multifattoriale, che può avere un forte impatto sulla qualità di vita dei pazienti. Tuttavia, con una gestione adeguata e un approccio personalizzato, è possibile controllare i sintomi e migliorare significativamente questa condizione clinica. In caso di sintomi che potrebbero far pensare ad un colon irritabile, è importante parlarne con il proprio medico per arrivare ad una diagnosi corretta e ad un percorso terapeutico adegua-to.
Dott. Antonello Trecca
Responsabile Servizio di Endoscopia Digestiva
Jessica Petrangeli
Giornalista