06-05-2024
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Medicina
Vene varicose degli arti inferiori
Dott. Giuseppe Calandra
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Le vene varicose hanno un’elevata incidenza nella popolazione
generale e possono evolvere verso forme morbose anche di notevole
gravità come le ulcere.
In flebologia il termine esatto con cui si indicano le vene varicose o varici,
che dir si voglia, è Malattia Venosa Cronica. Si tratta di una vera e
propria malattia cronica e questo carattere ha influenzato nel corso dei
decenni le metodiche di trattamento.
Negli ultimi 20 anni, infatti, la chirurgia classica di trattamento delle varici, il c.d. stripping, è stata soppiantata da metodiche endovascolari, mininvasive, e questo grazie anche alle maggiori conoscenze e diffusione in ambito emodinamico.
Il laser endovenoso, la radiofrequenza e la scleroterapia con schiuma (scleromousse) sono procedure mininvasive relativamente recenti, che hanno ormai soppiantato la chirurgia classica nella stragrande maggioranza dei casi di trattamento di varici degli arti inferiori.
Tali procedure sono ampiamente utilizzate nel mondo per il miglior profilo di efficacia e sicurezza rispetto alla chirurgia e ciò è stato confermato in ambito scientifico soprattutto per il laser endovenoso e per la radiofrequenza tanto da diventare le prime opzioni terapeutiche per le varici nelle linee guida internazionali.
Metodiche mininvasive molto recenti sono, invece, la colla e l’ecoterapia.
La colla
Il cianoacrilato che si usa per il trattamento delle varici è una vera e propria colla.
Il cianoacrilato che si usa per il trattamento delle varici è una vera e propria colla.
La metodica è di tipo ambulatoriale. La procedura viene eseguita sotto guida ecografica e consente di ottenere l’obliterazione delle vene varicose, ad esempio della safena malata, in modo estremamente selettivo e duraturo.
La safena malata viene quindi esclusa perchè refluente e non più funzionante, evitando in tal modo la sua asportazione chirurgica. In particolare la safena trattata si trasforma in un cordone fibroso che verrà poi riassorbito in 2-3 mesi.
La durata della procedura è breve. Il tutto avviene in 20-30 minuti e non vi è necessità di anestesia tranne in una minima area di pochi centimetri ed in anestesia locale.
Il paziente può, quindi, ritornare a casa e riprendere dopo 2-3 giorni le normali attività lavorative. Nel mese successivo è comunque consigliato l’uso di calza elastica terapeutica.
Con questa procedura si possono trattare soggetti anche ultraottantenni o che non possono sottoporsi ad anestesia generale o che siano in trattamento con farmaci che controindicano la chirurgia, ad esempio soggetti sottoposti a terapia anticoagulante orale.
La metodica è efficace (percentuale di obliterazione della safena a 5 anni: 95%) e sicura, con assenza di eventi avversi maggiori e bassa incidenza di eventi avversi minori secondo i vari studi controllati effettuati ed ha altresì ricevuto l’avallo dai due enti governativi per la regolamentazione farmaci FDA americano e NICE inglese come safety ed efficacy (sicurezza ed efficacia).
L'ecoterapia
L’altra metodica con uso dell’ecoterapia è, invece, una tecnica che si sta utilizzando da soli 2-3 anni. Non necessita di accessi venosi, come accade con la chirurgia, né di cateteri e non lascia segni poiché non vi sono tagli chirurgici.
Questo tipo di tecnologia, sfruttando gli ultrasuoni terapeutici, può trattare la vena dall’esterno del corpo. L’ecoterapia, infatti, usa onde a ultrasuoni simili a quelle impiegate durante un esame ecografico ma di energia superiore e le concentra sulla vena per generare energia termica. La vena, quindi, si restringe e in un certo senso viene riparata. In tal modo si concretizza la possibilità di intervenire in modo più conservativo e selettivo.
In questi primi tempi di uso degli ultrasuoni in flebologia i risultati sembrano, quindi, essere molto promettenti, così come confermato anche dai centri europei pilota, ma dovremo comunque attendere ulteriori conferme a seguito di studi controllati e multicentrici.
Dott. Giuseppe Calandra
Angiologo - Flebologo
Esperto in trattamenti endovascolari venosi
U.S.I. Serpentara - Via G. Pacchiarotti, 95
USI Doc Prati - Via V. Orsini, 18
U.S.I. Eur-Marconi - Viale G. Marconi, 139