07-01-2025
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Medicina
Il Glaucoma, cos’è e come si cura
Dott. Francesco Rubino
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Il glaucoma è una malattia dell'occhio che consiste in un danno progressivo e irreversibile del nervo ottico, causato, il più delle volte, da un incremento patologico della pressione endooculare.
lI danno inizia progressivamente nella parte periferica del campo visivo, risparmiando spesso, fino alla fase terminale, la visione centrale. L'incremento della pressione, o tono oculare, si manifesta spesso per predisposizione genetica, quando si interrompe il circolo virtuoso omeostatico che regola la produzione e l'eliminazione dell'umor acqueo.
Cos’è il Glaucoma
La malattia glaucomatosa è spesso paragonata ad un ladro che, in maniera silenziosa, sottrae quantità di vista a chi ne è affetto, progressivamente e inesorabilmente. La malattia, che spesso non ha sintomi premonitori, si palesa con dei sintomi evidenti solo quando il danno al nervo ottico è definitivo e irreversibile.
Sintomi e Diagnosi
Come tutte le malattie asintomatiche, anche il glaucoma richiede una strategia di prevenzione che vede nella visita oculistica l'elemento portante.
La visita oculistica deve essere programmata almeno una volta l'anno per tutti e prevede, sempre, la misurazione della pressione dell'occhio e la valutazione della morfologia del nervo ottico, ben visibile con l’esame del fondo oculare. Una volta identificata la patologia con lo screening, si approfondisce lo studio del paziente con l'esame del campo visivo, con la tomografia a coerenza ottica (OCT), e la pachimetria (valutazione dello spessore corneale). I suddetti esami, vengono ripetuti nel tempo, e sono fondamentali per la diagnosi, il follow up, e per impostare una terapia adeguata e personalizzata.
Trattamenti del Glaucoma
Il glaucoma può essere trattato con efficacia e, almeno inizialmente, con terapia medica farmacologica. La ricerca farmacologica, ci ha messo a disposizione farmaci più o meno efficaci che si istillano nell'occhio per ridurre la pressione oculare nelle 24 ore.
Quindi, è tutto risolvibile con un semplice collirio? In molti casi si, ma non in tutti. Infatti, anche i colliri per il glaucoma possono avere delle criticità:
- La tolleranza individuale, che è variabile. Solitamente, più sono efficaci i colliri, più possono indurre degli effetti collaterali che possono essere locali (bruciori, arrossamenti, disturbi della visione, ecc.), o generali (disturbi della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa, dell'apparato respiratorio, ecc.). Di questi effetti collaterali lo specialista deve tener conto perché la terapia del glaucoma può dover essere continuata anche per anni.
- Il fenomeno della tachifilassi, dove un farmaco perde efficacia gradualmente per induzione nell'organismo della formazione di enzimi che, pian piano, riducono l'effetto farmacologico, fino a neutralizzarne il meccanismo di azione. Il trattamento per il glaucoma è, quindi, una lotta corpo a corpo dove la terapia cambia a seconda dell'evoluzione della malattia e dell'efficacia dei trattamenti. Quando i colliri non funzionano più ed il danno glaucomatoso comincia a crescere, lo specialista è obbligato a cambiare strategia con terapie para chirurgiche e chirurgiche.
Un approccio interessante di terapia parachirurgica è quello della SLT ovvero la Trabeculoplastica Laser Selettiva. L'SLT è un laser freddo che non scalda i tessuti impattati e agisce esclusivamente sulle cellule pigmentate del trabecolato, ovvero di quell'apparato di filtrazione deputato al drenaggio e all'eliminazione fisiologica dell'umore acqueo. Il laser stimola l'attività delle cellule, aumenta la permeabilità del trabecolato e, di conseguenza, la sua funzionalità nel diminuire la pressione oculare. lI trattamento è indolore, non è invasivo come un intervento chirurgico, e può essere ripetuto nel caso in cui, dopo un po' di tempo, perda efficacia.
Per quanto riguarda la terapia chirurgica, l'intervento più efficace e più praticato è la trabeculectomia, o filtrante protetta. Questo intervento si esegue in sala operatoria in anestesia locale, ed è, ad oggi, il gold standard dei trattamenti chirurgici del glaucoma.
Un altro trattamento efficace è quello della chirurgia mininvasiva dove il trattamento è minimale e meglio tollerato dal paziente. La chirurgia mininvasiva del glaucoma utilizza dispositivi dalle dimensioni molto ridotte che, rispetto alla chirurgia tradizionale, hanno risultati benefici sulla gestione del glaucoma, ma risultano meno traumatici per l'occhio. Tra questi, ricordo l'impianto di valvole di drenaggio e dei microshunt, ovvero dispositivi miniaturizzati che favoriscono la fuoriuscita calibrata, dell'acqueo in eccesso, al di sotto di una tasca congiuntivale preparata chirurgicamente, e posizionata al di sotto della palpebra superiore.
La terapia classica per il glaucoma è fondamentale e imprescindibile per ridurre la progressione del danno al nervo ottico, ma può essere supportata dalla prescrizione di sostanze farmacologiche e non, che favoriscono la neuro protezione, ovvero che rendono il nervo ottico più resistente agli insulti della malattia glaucomatosa. I neuroprotettori (Coenzima Q10, Citicolina, ecc.), che appartengono alla classe degli integratori, contribuiscono, con vari meccanismi, al rallentamento della progressione del danno alle fibre nervose.
Conclusioni
Il glaucoma rappresenta una delle principali cause di cecità irreversibile a livello mondiale, ma la buona notizia è che, con una diagnosi precoce e un trattamento adeguato, è possibile prevenire il danno visivo e preservare la qualità della vita. La ricerca continua a fare progressi, offrendo nuove opzioni terapeutiche e migliorando la gestione della malattia. È fondamentale che le persone siano consapevoli dei fattori di rischio e si sottopongano regolarmente a controlli oculistici, in particolare se rientrano nelle categorie più vulnerabili. La collaborazione tra pazienti, medici e specialisti è essenziale per monitorare il progresso della malattia e adattare le terapie in base alle esigenze individuali.
In un contesto di diagnosi tempestiva e trattamento personalizzato, il futuro della cura della malattia glaucomatosa appare decisamente più ottimista.
Dott. Francesco Rubino
Specialista in Clinica Oculistica e Chirurgia Oculare
Jessica Petrangeli
Giornalista